Essere sulla stessa pagina
[#6] Non è detto che tutte le persone coinvolte in un progetto concordino sul senso delle parole che dovremo usare. All'inizio può essere utile impiegare un po' di tempo per fare chiarezza
Nel corso del 2023, la Rita Allen Foundation in collaborazione con il Center for Cooperative Media della Montclair State University (New Jersey) ha finanziato 12 progetti collaborativi a cavallo tra giornalismo locale e “civic science”. I progetti e le organizzazioni coinvolte erano molto diversi l’uno dall’altro. Per esempio, Cicero Independiente (un piccolo media locale che pubblica in inglese e spagnolo di Cicero, una cittadina nell’area metropolitana di Chicago) ha lavorato assieme a MuckRock (un sito indipendente che si occupa soprattutto di trasparenza e accountability della pubblica amministrazione) e al Columbia University’s Brown Institute for Media Innovation per misurare la qualità dell’aria di Cicero e individuare nuovi modi attraverso i quali coinvolgere giornalisti, giornaliste e le comunità locali.
Un altro progetto ha coinvolto WITF (una “public media organization”, come vengono chiamate negli Stati Uniti), Climate Solutions/StateImpact Pennsylvania (una redazione specializzata su clima e impatti) e la Sankofa African American Theater Company per la produzione di un’opera teatrale intitolata Not-So-Tall Tale About Climate Change. Insomma, ogni progetto poteva andare nella propria direzione, ma tutti i gruppi nati da queste collaborazioni avevano l’obbligo di incontrarsi cinque volte durante l’anno per condividere l’avanzamento del lavoro. Ed è qui che le esperte della Montclair State University hanno potuto raccogliere le buone pratiche che, a loro detta, erano evidenti già prima del completamento dei progetti.
I risultati di questo esperimento, che quest’anno è stato ripetuto con un nuovo giro di finanziamenti a progetti collaborativi, sono raccolti in un documento scaricabile gratuitamente online. All’interno del report si possono leggere tutti i dettagli di questi risultati, qui però ci preme sottolinearne alcuni. Il primo è un punto fondamentale, secondo noi, per chi fa comunicazione. Tutte le persone che partecipano allo stesso progetto, dice il report, devono essere d’accordo su cosa si intende per “civic science”. Spesso, infatti, cominciamo a lavorare a progetti di comunicazione o giornalismo con una serie di partner ognuna delle quali ha una propria idea di scienza, di partecipazione o di qualcos’altro che è centrale nello sviluppo del progetto. Diventa, quindi, essenziale spendere del tempo all’inizio del progetto per fare un allineamento che eviti fraintendimenti quando diventa molto più complicato affrontarli.
Un secondo aspetto molto interessante emerso è che tutti i gruppi coinvolti hanno sottostimato il tempo necessario per il progetto che loro stessi avevano proposto. Questo è risultato particolarmente vero per i progetti - quasi tutti - che prevedevano una raccolta di dati. Si tratta di processi che richiedono molto tempo e, contemporaneamente, molta attenzione. Devono essere progettati accuratamente e non possono essere improvvisati.
Un terzo aspetto che può essere utile anche nel nostro contesto è che le sperimentazioni americane hanno mostrato l’efficacia di una collaborazione tra chi fa giornalismo/comunicazione e chi fa scienza/ricerca. Ma non in generale, bensì proprio a livello locale. Ecco, quando invece lavoriamo a progetti di comunicazione spesso abbiamo la tentazione di pensare (o ci induce a farlo la committenza) a scenari di ampio respiro. Talvolta funzionano, ma tante volte lo sforzo non viene ripagato, inducendo una certa frustrazione. Si tratta di un tema complesso, e per certi versi delicato, che ha a che fare anche con gli impatti attesi. Ma lo spunto che viene dal report della Montclair State University è di provare a iniziare i progetti con una attenta progettazione anche su questo punto.
Mettere insieme giornalismo e citizen science
Possibili modi di collaborazione tra giornalismo scientifico e progetti di citizen science sono stati al centro di NEWSERA, un progetto finanziato dalla Commissione Europea che si è concluso nel marzo del 2023. Una delle idee del progetto era di tentare la strada di un “citizen science journalism”, sfruttando gli elementi di contatto tra i due mondi. La componente partecipativa del giornalismo dal basso e comunitario, infatti, coincide naturalmente con quella della citizen science.
L’idea è sembrata interessante, e già ci sono qua e là esempi che vanno in questa direzione. Tuttavia, pone anche molte sfide nel riunire diverse parti interessate (giornalisti, cittadini, scienziati, finanziatori), ciascuna con la propria etica e le proprie priorità. Ma unire una domanda giornalistica su un argomento scientifico di rilevanza sociale a cui si possa rispondere con un processo partecipativo dei cittadini può forse fornire un modo nuovo e diverso di fare giornalismo scientifico e citizen science, basato su un coinvolgimento reale e profondo. Per sapere com’è andata potete leggere il Blueprint for science communication with and for science journalists o consultare il sito del progetto cliccando sul logo qui sotto.
Appuntamenti e segnalazioni
Martedì 25 giugno all’H-Farm Campus (Via Adriano Olivetti 1, Roncade - TV), Elisabetta Tola sarà tra gli ospiti di GLOCAL FARM - Nord Est “una full immersion per giornalisti e comunicatori nel mondo dell’informazione, formazione ed economia”. Tutti i dettagli nella pagina dedicata dell’evento.
10 - 12 luglio: ENGAGE - Divulgare scienza e conoscenza. Tecnologie e metodi innovativi al Museo M9 di Mestre (VE).
Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica Giancarlo Dosi 2024: sono aperte le candidature. La scadenza è il 15 settembre.
All’orizzonte:
6 - 8 settembre: Folle di Scienza a Strambino (TO).
27-29 settembre: 13^ edizione di Trieste Next (ovviamente a Trieste).
Sono ancora disponibili biglietti scontati (early bird) per la Arena Climate Conference che si terrà a Bologna tra il 18 e il 19 ottobre di quest’anno. Si tratta della seconda edizione dell’evento organizzato da Arena for Journalists in Europe, un’organizzazione che promuove la collaborazione internazionale tra giornalisti. In questo caso, la conferenza è completamente dedicata al giornalismo che si occupa di clima e ambiente.